Le traversate dei migranti che arrivano a Lampedusa mi hanno fatto venire in mente altre traversate, ugualmente pericolose: le traversate che i figli dell'Africa subivano incatenati nelle stive delle navi negriere. All'epoca persone libere erano brutalmente ridotte in schaivitù dai bianchi, costretti ad abbandonare il proprio villaggio per un futuro di oppressione e morte. Molti non sapevano nuotare ma preferivano, quando riuscivano a liberarsi, abbandonarsi ai flutti che subire una non vita. Barcone di migranti. Oggi la situazione si è capovolta: si parte da una vita di stenti, molto spesso si rifuggono oppressioni e violenze per la prospettiva, non del tutto certa, di trovare miglior fortuna altrove. Queste persone decidono, e non credo lo facciano a cuor leggero, di abbandonare una terra in cui incontrerebbero la morte certa per la speranza di vivere una vita libera. Prima di iniziare a vivere questa vita, però, devono affrontare il viaggio. Ecco l'u